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22-07-2004

K2 sud: infondate le accuse di Kobler

Perentorie rimostranze ai nostri alpinisti da parte di Kari Kobler, leader della spedizione commerciale svizzera. Le precisazioni del vicespedizione Giuliano De Marchi non lasciano però spazio a repliche.
Abbiamo ascoltato e registrato le vostre conversazioni radio, scoprendo che i vostri alpinisti a campo I e campo II stanno usando le nostre attrezzature: tende, gas, sacchi a pelo, cibo. E non è la prima volta che succede!.

Con questo attacco a muso duro Kari Kobler, leader della spedizione commerciale svizzera che sta tentando di salire lo Sperone Abruzzi si è presentato questa sera a Casa Italia, chiedendo di conferire con Giuliano De Marchi, vice capo spedizione di K2 2004. Con lui cera anche Stefano Dibona, capo del gruppo degli Scoiattoli di Cortina, clienti di Kobler.

Di fronte allo stupore di De Marchi e degli altri membri della squadra lì presenti, intenti a cercare di comprendere le ragioni di un tale fraintendimento, Kobler ha ribadito la sua accusa con un perentorio: Non ci sono scusanti per quello che avete fatto!.

Soltanto lascolto delle registrazioni radio ha consentito di chiarire il contenzioso, smontando laccusa degli svizzeri.

E risultato infatti che gli alpinisti saliti oggi a campo I si sono trovati in carenza di sacchi a pelo: solo 3 per cinque persone. Alla loro richieste di istruzioni al campo base De Marchi ha risposto: Se siete in difficoltà utilizzate un paio di sacchi dei cortinesi, poi provvederemo a informarli; ieri ho concordato con Kobler che in caso di necessità possiamo collaborare in questo modo.

Una volta riascoltate queste parole, e appurata la reale entità del crimine commesso dai nostri alpinisti, Kobler e compagni hanno dovuto rassegnarsi a far sbollire la rabbia, tornandosene al proprio campo base naturalmente senza chiedere scusa a nessuno